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Immigrazione: Corte conti Ue, dubbi su efficacia aiuti a Turchia per rifugiati -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 4 mag - Data la sua posizione geografica, la Turchia rappresenta un importante paese di accoglienza e di transito di rifugiati e migranti diretti verso l'Europa, ricorda la relazione della Corte dei conti europea. Nell'ultimo decennio, il numero di rifugiati in questo paese e' aumentato, generando crescenti sfide alla coesione sociale. La Turchia ospita attualmente piu' di quattro milioni di rifugiati registrati, di cui oltre 3,2 milioni di origine siriana; meno del 5 % di questi vive in campi. Nel 2015, la Ue ha creato uno strumento per erogare e coordinare 6 miliardi di euro di aiuti umanitari e allo sviluppo per questo paese. Gli aiuti sono stati gestiti dalla Commissione in un contesto di rallentamento economico della Turchia e di peggioramento delle sue relazioni con la Ue, anche a causa dei passi indietro di questo paese nel campo dello stato di diritto e dei diritti fondamentali.

'In un contesto politico difficoltoso, lo strumento Ue per i rifugiati in Turchia ha fornito un importante sostegno ai rifugiati e alle comunita' ospitanti. Potrebbe pero' esservi un migliore rapporto costi-benefici e un maggiore impatto, e non e' per nulla sicuro quello che succedera' ai progetti in Turchia quando verranno meno gli aiuti Ue', indica la responsabile dell'audit Bettina Jakobsen.

Partendo dalle raccomandazioni gia' formulate dalla Corte nel 2018, la Commissione europea ha migliorato le modalita' di funzionamento dello strumento per la Turchia, e' scritto nel rapporto. Per rispondere a precedenti critiche, sono stati 'notevolmente migliorati' i progetti che forniscono assistenza in denaro ai rifugiati, conseguendo risparmi dell'ordine di 65 milioni di euro. In aggiunta, sono stati ridotti i costi amministrativi per cui piu' fondi sono arrivati ai destinatari finali. La Commissione 'non ha pero' valutato in modo sistematico la ragionevolezza dei costi dei progetti, il che ne mette a rischio l'efficienza' Nel complesso, gli aiuti della Ue 'hanno garantito un celere finanziamento e notevoli investimenti per alleviare la pressione sulle infrastrutture sanitarie, scolastiche e comunali causata dall'elevato afflusso di rifugiati nel paese, nonche' per evitare tensioni sul mercato del lavoro.

Tuttavia, i progetti di sviluppo hanno subito gravi ritardi per ragioni diverse, quali ad esempio norme di costruzione piu' rigorose, la pandemia e il tasso di inflazione in aumento'. Anche i devastanti terremoti che hanno colpito il paese nel febbraio 2023 hanno avuto un impatto significativo sui progetti, sebbene la risposta della Commissione sia stata celere.

I progetti pianificati, quali ad esempio quelli in materia di formazione professionale e di avviamento d'impresa per i rifugiati, sono stati in generale realizzati. Ma il monitoraggio e' stato insufficiente, in quanto non e' arrivato a misurarne l'impatto. Per esempio, non e' stato monitorato il successivo status occupazionale o imprenditoriale dei rifugiati. Analogamente, sono state costruite nuove scuole per rifugiati, ma gli auditor della Corte non sono riusciti ad ottenere dal ministero turco dati sufficienti per valutarne l'impatto sui beneficiari.

La sostenibilita' degli interventi della Ue e la co-titolarita' della Turchia sono di fondamentale importanza, indica la Corte dei conti: per questo motivo, la Commissione lavora per affidare la gestione dei progetti alle autorita' turche. Tuttavia, e' riuscita ad assicurare la sostenibilita' solo di progetti infrastrutturali come la costruzione di scuole e ospedali, ma non del sostegno socioeconomico (ossia occupazionale), e non si sa se i suoi progetti-faro nel campo dell'istruzione e della sanita' continueranno senza il sostegno europeo. L'esecutivo europeo ha anche provato a migliorare l'ambiente operativo per le Ong internazionali, ma la mancanza di volonta' politica delle autorita' nazionali 'ridurra' l'impatto degli sforzi profusi'.

Aps

(RADIOCOR) 04-05-24 12:28:25 (0267) 5 NNNN

 


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